Consistenze, cosa sono? Quante sono?

La consistenza, o densità, è il principale elemento di differenziazione degli alimenti. Da un punto di vista fisico gli alimenti possono avere consistenze ben diverse e possono essere distinti in liquidi e solidi. Queste 2 categorie possono a loro volta essere suddivise ulteriormente fino ad ottenere i liquidi, liquidi densi, semi-liquidi, semisolidi e i solidi.

Qual è la differenza principale tra liquidi e liquidi densi?

La presenza, nella seconda, di sostanze in aggiunta all’acqua, quindi di elementi potenzialmente pericolosi nei casi di aspirazione. Proprio per questo motivo l’acqua è l’unico elemento che in caso di aspirazione non porta a complicanze infiammatorie a livello dell’apparato bronco-polmonare. 

Passando dalla consistenza semi-liquida a quella solida la fase di preparazione orale richiede sempre maggior attivazione muscolare ed è sempre più elaborata. I liquidi sono l’unica consistenza in cui la fase di preparazione orale non è presente. 

A seconda della condizione clinica del paziente è necessario usare determinati modificatori di consistenza piuttosto che altri, fondamentali per ottenere la consistenza che permette al paziente di alimentarsi in sicurezza. In base alla consistenza finale da ottenere è necessario utilizzare addensanti piuttosto che diluenti.

Vi sono inoltre alimenti come la pastina in brodo che vengono definiti a doppia consistenza perché formati da particelle con densità diverse. Sono alimenti da evitare in caso di disfagia perchè di difficile gestione: si tratta di alimenti che richiedono meccanismi di masticazione e deglutizione diversi.  

Ma andiamo al dunque con esempi pratici.

Liquidi:

  • Caratteristiche: sono gli alimenti che, se non zuccherati e ben filtrati, rappresentano il minor rischio in caso di aspirazione. Non necessitano di preparazione orale nè di masticazione;
  • Esempi: Acqua, acqua con sciroppi, bevanda gassata, birra, infusi ben filtrati, tè, tisane, vino

Liquidi densi/senza scorie:

  • Caratteristiche: al contrario dei liquidi sopracitati hanno scorie che, in caso di aspirazione, possono portare a infiammazione. Non necessitano di preparazione orale nè di masticazione;
  • Esempi: latte, spremuta, succo di frutta, yogurt da bere

Semi-liquidi:

  • Caratteristiche: necessitano di una minima preparazione orale ma non di masticazione. Hanno consistenza maggiore rispetto ai liquidi densi e rispetto ai semi-solidi hanno una maggior componente liquida. Sono quegli elementi che non mantengono facilmente la loro forma. Se presi con il cucchiaio scivolano facilmente e gocciolano;
  • Esempi: gelato, granita, crema, passato di verdura, frullato di frutta -con maggior percentuale di liquido, omogeneizzato di frutta, yogurt

Semi-solidi:

  • Caratteristiche: rispetto ai semi-liquidi la consistenza è aumentata richiedendo così una preparazione orale maggiore, ma non la masticazione. Sono compatti e più densi rispetto ai semi-liquidi e se presi con il cucchiaio scivolano, non gocciolano e mantengono la loro forma;
  • Esempi: budino, carne cruda/frullata, crema, formaggi cremosi, formaggio cremoso, frullato denso, mousse -dolce/salato, omogeneizzato -carne/pesce, passato di verdura denso, polenta morbida, semolino, uova alla coque

Solidi morbidi:

  • Caratteristiche: la loro consistenza è solida e morbida. Richiedono buona preparazione orale, non necessitano di una masticazione tanto elaborata quanto nei casi di alimenti solidi, ma più degli alimenti solido-morbidi;
  • Esempi: uova sode, verdure cotte, filetto di pesce -senza lisca, pasta ben cotta e ben condita, agnolotti, pesce -ben pulito e senza spine, verdure ben cotte, frutta molto matura come pera/banana/pesca

Doppia consistenza:

  • Caratteristiche: la consistenza è mista, le particelle che compongono l’alimento sono diverse tra loro e quindi ne rendono difficile la gestione durante la masticazione e la deglutizione;
  • Esempi: agrumi, brodo con pasta, brodo con riso, caffè con biscotti, cioccolatini con liquido all’interno, macedonia, minestra in brodo, spremuta non filtrata, yogurt con pezzi, latte con biscotti/cereali


Spero l’articolo ti sia piaciuto, ci vediamo nel prossimo,

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Approfondimento.

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Bibliografia.

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[] Shindler O., Ruoppolo G., Shindler A., 2011, Deglutologia II Edizione


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