Quali sono le differenze tra nutrizione enterale e nutrizione parenterale?

Nei pazienti con difficoltà deglutitorie importanti, spesso è necessario ricorrere ad una via nutrizionale alternativa, che può essere enterale o parenterale.

Ma quali sono le differenze tra questi approcci? Vediamole insieme!

Con la nutrizione parenterale (per via endovenosa) i nutrienti in forma semplice (glucosio, aminoacidi, lipidi, elettroliti, vitamine, oligoelementi e acqua) vengono somministrati direttamente in una vena (solitamente centrale).

Con la nutrizione enterale (SNG o PEG) invece, una miscela nutrizionale costituita da nutrienti in forma più o meno complessa viene immessa direttamente nel tratto gastro-intestinale tramite apposite sonde, bypassando il quadrivio orofaringeo (clicca qui per saperne di più ).

Nutrizione Parenterale: i vantaggi

  1. La nutrizione parenterale fornisce nutrienti direttamente nel sistema circolatorio, bypassando il tratto gastrointestinale.
  2. È un’opzione per pazienti che non possono assorbire nutrienti attraverso il tratto gastrointestinale a causa di patologie specifiche o interventi chirurgici (ad esempio per la presenza di gravi ulcere gastriche).
  3. Gli apporti di nutrienti possono essere regolati con precisione per soddisfare le esigenze specifiche del paziente.
  4. Può essere avviata rapidamente per garantire che il paziente riceva nutrienti essenziali immediatamente.

e gli svantaggi…

  1. L’uso di cateteri venosi centrali per l’infusione può aumentare il rischio di infezioni del flusso sanguigno.
  2. Può essere associata a complicazioni metaboliche come alterazioni elettrolitiche o squilibri glucidici.
  3. Richiede attrezzature specializzate e personale esperto, rendendola più costosa e complessa rispetto alla nutrizione enterale.
  4. Alcuni pazienti possono sviluppare reazioni avverse ai componenti della soluzione, come allergie o intolleranze.

 Nutrizione Enterale: i vantaggi

  1. La nutrizione enterale consente un assorbimento fisiologico dei nutrienti.
  2. Fornisce una fonte costante di nutrienti essenziali, contribuendo al mantenimento dello stato nutrizionale del paziente.
  3. Aiuta a mantenere l’integrità dell’apparato digerente, poiché coinvolge il tratto gastrointestinale nella digestione e nell’assorbimento.
  4. Riduce il rischio di infezioni associate a catetere, poiché evita l’accesso diretto alle vie venose centrali.

e gli svantaggi…

  1. Alcuni pazienti possono sperimentare difficoltà nell’assorbire adeguatamente i nutrienti forniti attraverso il tratto gastrointestinale.
  2. Nei pazienti con difficoltà di deglutizione, c’è un rischio di aspirazione di liquidi o alimenti nel tratto respiratorio, legato a episodi di reflusso o emesi.
  3. Alcuni pazienti potrebbero sviluppare intolleranze o allergie ai componenti della formula nutrizionale.
  4. Possono verificarsi complicazioni come diarrea, stitichezza o distensione addominale in alcuni pazienti.

La decisione tra nutrizione enterale e parenterale dipende dalle condizioni cliniche del paziente e dalle valutazioni del team clinico per garantire il mantenimento o il miglioramento dello stato nutrizionale del paziente stesso.

Articolo scritto da: Logopedista Marta Venturini (@marta_venturini_logo


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