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Nei pazienti con difficoltà deglutitorie importanti, spesso è necessario ricorrere ad una via nutrizionale alternativa, che può essere enterale o parenterale.
Ma quali sono le differenze tra questi approcci? Vediamole insieme!
Con la nutrizione parenterale (per via endovenosa) i nutrienti in forma semplice (glucosio, aminoacidi, lipidi, elettroliti, vitamine, oligoelementi e acqua) vengono somministrati direttamente in una vena (solitamente centrale).
Con la nutrizione enterale (SNG o PEG) invece, una miscela nutrizionale costituita da nutrienti in forma più o meno complessa viene immessa direttamente nel tratto gastro-intestinale tramite apposite sonde, bypassando il quadrivio orofaringeo (clicca qui per saperne di più ).
Nutrizione Parenterale: i vantaggi
- La nutrizione parenterale fornisce nutrienti direttamente nel sistema circolatorio, bypassando il tratto gastrointestinale.
- È un’opzione per pazienti che non possono assorbire nutrienti attraverso il tratto gastrointestinale a causa di patologie specifiche o interventi chirurgici (ad esempio per la presenza di gravi ulcere gastriche).
- Gli apporti di nutrienti possono essere regolati con precisione per soddisfare le esigenze specifiche del paziente.
- Può essere avviata rapidamente per garantire che il paziente riceva nutrienti essenziali immediatamente.
e gli svantaggi…
- L’uso di cateteri venosi centrali per l’infusione può aumentare il rischio di infezioni del flusso sanguigno.
- Può essere associata a complicazioni metaboliche come alterazioni elettrolitiche o squilibri glucidici.
- Richiede attrezzature specializzate e personale esperto, rendendola più costosa e complessa rispetto alla nutrizione enterale.
- Alcuni pazienti possono sviluppare reazioni avverse ai componenti della soluzione, come allergie o intolleranze.
Nutrizione Enterale: i vantaggi
- La nutrizione enterale consente un assorbimento fisiologico dei nutrienti.
- Fornisce una fonte costante di nutrienti essenziali, contribuendo al mantenimento dello stato nutrizionale del paziente.
- Aiuta a mantenere l’integrità dell’apparato digerente, poiché coinvolge il tratto gastrointestinale nella digestione e nell’assorbimento.
- Riduce il rischio di infezioni associate a catetere, poiché evita l’accesso diretto alle vie venose centrali.
e gli svantaggi…
- Alcuni pazienti possono sperimentare difficoltà nell’assorbire adeguatamente i nutrienti forniti attraverso il tratto gastrointestinale.
- Nei pazienti con difficoltà di deglutizione, c’è un rischio di aspirazione di liquidi o alimenti nel tratto respiratorio, legato a episodi di reflusso o emesi.
- Alcuni pazienti potrebbero sviluppare intolleranze o allergie ai componenti della formula nutrizionale.
- Possono verificarsi complicazioni come diarrea, stitichezza o distensione addominale in alcuni pazienti.
La decisione tra nutrizione enterale e parenterale dipende dalle condizioni cliniche del paziente e dalle valutazioni del team clinico per garantire il mantenimento o il miglioramento dello stato nutrizionale del paziente stesso.
Articolo scritto da: Logopedista Marta Venturini (@marta_venturini_logo)
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