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– h 12:00, reparto di medicina generale –
“Sento tossire, aspetta che entro in camera 2… Ecco, lo sapevo, la signora del letto 4 stava bevendo e ha iniziato a tossire! E adesso?”
Questa è una scena tipica a cui possiamo assistere in un qualunque reparto ospedaliero o in strutture residenziali o semi-residenziali, normalmente nell’orario dei pasti.
Cosa fare da qui in avanti?
Questo dipende da diversi fattori, ad esempio da quale ruolo ricopro. Oggi osserveremo più da vicino cosa succede se sono un operatore socio-sanitario (OSS) oppure se sono un infermiere perché, come abbiamo già detto, essi sono parte integrante dell’équipe che segue i pazienti con disfagia (approfondiamo qui – link figure professionali) e spesso sono i primi ad accorgersi di disturbi deglutitori non noti fino a quel momento.
In un caso simile, se sono un infermiere e rilevo un episodio di disfagia (spesso correlata a tosse oppure desaturazione) devo attendere il tempo necessario alla ripresa del paziente dall’evento acuto, poi, dopo essermi assicurato che la postura e la vigilanza siano adeguate, effettuo il test dell’acqua: questo mi permette di avere una valutazione rapida sulla presenza di disfagia per i liquidi. A questo punto mi confronto col medico di riferimento e insieme stabiliamo se proseguire con l’alimentazione per bocca e con quali consistenze ed inoltre rivalutiamo la terapia che il paziente assume (disfagia e farmaci – link); valutiamo anche se coinvolgere altre figure come il logopedista che fornisce una valutazione completa delle abilità deglutitorie del paziente.
Se invece sono un OSS provvedo immediatamente ad allontanare cibi e bevande dalla portata della persona, contatto l’infermiere in turno e segnalo tempestivamente l’episodio, collaboro nel posizionare adeguatamente il paziente e verifico che la dieta somministrata al paziente fosse effettivamente quella impostata all’ingresso in reparto.
Riassumendo le competenze relative alla gestione della disfagia:
Infermieri
- per i pazienti ricoverati raccolgono le informazioni inerenti le modalità di alimentazione precedenti il ricovero (aveva dieta libera? Utilizzava già posture di compenso o consistenze modificate per patologie pregresse?)
- effettuano il Test dell’acqua per uno screening iniziale sulle abilità deglutitorie del paziente e in seguito ad episodi sospetti
- supportano il medico nella decisione di coinvolgere o meno il logopedista o altre figure
- supportano il medico nella scelta della consistenza della terapia da somministrare
OSS
- curano l’igiene orale del paziente prima e dopo i pasti
- si assicurano che la tipologia di dieta impostata sia idonea
- posizionano il paziente correttamente prima di ogni pasto
- supportano i pazienti nell’idratazione quotidiana
- stimolano le autonomie dei pazienti nell’assunzione dei pasti
Articolo scritto da: Logopedista Marta Venturini (@marta_venturini_logo)
Spero l’articolo ti sia piaciuto, ci vediamo nel prossimo,
Disfa e Mangia
Disfa e Mangia è il primo spazio digitale dedicato interamente ai pazienti disfagici, caregiver e familiari. Qui troverai informazioni utili, scientificamente verificate e dal linguaggio semplice e diretto: Disfa e Mangia sarà il tuo punto di riferimento nella vita di tutti i giorni.
Approfondimento.
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